icerbox Brecht Tui by Unknown

autore:Unknown
Format: epub
ISBN: 9788899793197

XXXVII

«Il beneficiario generale mette in dubbio,» affermò pensoso agguantando un’enorme ciotola stracolma di punte d’asparagi «il beneficiario generale mette in dubbio che noi saremo ancora insieme domani o magari persino già stasera. Io, invece, non ne dubito.» E lanciò uno sguardo tetro alla cerchia di ecclesiastici accovacciati in ascolto attorno a lui. «Egli sostiene che una scossa tellurica di media intensità probabilmente ci spazzerà via verso le quattro del pomeriggio. Io non credo a questa eventualità. Staremo ancora insieme.» Immerse la manina grassoccia nella scodella traendone una manciata di asparagi grondanti di aceto. Con il pugno gocciolante fece il gesto di buttar via tutto, ma in realtà non lasciò cadere una singola punta: «Il beneficiario generale si chiede se il cibo ci arriverà in tavola, se il letto rimarrà caldo, se il popolo continuerà a trattarci con benevolenza, se avremo una vita lunga. Il beneficiario generale dubita di tutto questo, io invece no, non ne dubito affatto. Il popolo ci tratterà bene, la nostra tavola sarà imbandita, riposeremo nel tepore delle lenzuola e vivremo molti anni. Però chiedo: E questo cosa dimostra? Che cos’è questo cibo?» E prese un vassoio pieno di prosciutto crudo, lo sollevò in aria con un moto di disprezzo porgendolo agli astanti come se lo stesse offrendo e nessuno ne volesse. «Non è nulla. Cosa si diventa, quando si ha mangiato? Che se ne ottiene? Non si ha più fame! Solo perché un buco non c’è più, si può dire che ci sia qualcosa al suo posto? E questo che significato ha per la vita di un uomo? Non significa niente! Anzi, da un certo punto di vista significa meno di niente! E un simile punto di vista io dico che è il più sublime di tutti! Ci nutrono, si prendono cura del nostro sonno, ci conducono ovunque tenendoci per mano, ma a che giova tutto ciò per noi maledetti, miseri, meschini vermi della terra? A niente!» E circonfuso da una tristezza indicibile, sbracciandosi in gesti di disperazione come fosse prigioniero di una tenebra impenetrabile ed eterna, si rovesciò, tra un gemito e l’altro, tutto il prosciutto crudo nel piatto.

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